Descrizione
La sintesi
«In pochi mesi, a Palazzo San Giacomo, dovetti misurarmi con una valanga di inaudite difficoltà: il dopo Valenzi, il disimpegno amministrativo del Pci, la destabilizzante lotta tra il Psi di Craxi e i comunisti, sullo sfondo di una città macerata dalla disoccupazione, alle prese con la ricostruzione, la guerra di camorra e gli emergenti tragici disegni eversivi. Vinsi la sfida di sindaco “precario”, senza aumentare di una sola lira la spesa pubblica, mettendo Roma di fronte a precise responsabilità. Roma capì e rispose». Franco Picardi, storica figura del partito socialdemocratico, in un’intervista-confessione curata dal giornalista Aldo de Francesco, rivela fatti, misfatti e retroscena della Napoli degli anni Ottanta, che lo vide protagonista indiscusso, come sindaco della città, nel 1984. Nel suo racconto, puntiglioso e attento, emergono significativi passaggi della vita di Napoli e riaffiorano amicizie e rapporti con figure di primo piano della politica italiana, da Giuseppe Saragat a Giorgio Napolitano, da Bettino Craxi a Giorgio Almirante, da Giovanni Goria a Giuseppe Galasso. Ne viene così fuori un quadro storico molto complesso, in cui Picardi, con molta schiettezza, evoca circostanze ed episodi anche per stigmatizzare scelte poco lungimiranti che hanno danneggiato la città, portando il lettore a fare un naturale raffronto tra Prima e Seconda Repubblica. Il libro è soprattutto la storia della passione politica di un uomo perbene col talento della coerenza: «Sono e rimango un socialdemocratico saragattiano. Non mi vedrei mai sotto un altro simbolo che non richiamasse, in prima linea, i valori della socialdemocrazia».
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