Descrizione
Il libro
In un passato ormai mitico, un uomo definisce i principi che guidano – ancora oggi – quanti decidano di consacrare la propria vita alla cura di quelle degli altri. La storia della medicina, da allora, non è stata più la stessa. Eppure, l’osservazione obiettiva dei processi vitali non sempre ha rispettato gli insegnamenti di Ippocrate. Per secoli, superstizioni, paura dell’ignoto, accanimento contro il diverso, hanno spinto gli uomini a perseverare in certezze errate. In un suggestivo percorso, in cui guerre e carestie rappresentano l’ineluttabile normalità, Mariano Marmo lascia parlare «gli uomini che si ammalarono e gli uomini che tentarono di guarirli» e scrive il capitolo più umano della medicina, in cui insieme alle astruse formule o alle terapie sciamaniche – che pure sono state la prassi – si percepisce la sofferenza degli uomini e il conflitto di coloro che non hanno ceduto alla convenienza di una falsa verità. Il progresso nella storia della medicina, come in quella dell’umanità, non è mai coinciso con l’accettazione della certezza, bensì si è realizzato attraverso l’umanissima percezione del dubbio.
L’autore
Mariano Marmo, nato a Napoli nel 1959, è medico anestesista-rianimatore presso l’ospedale A. Cardarelli di Napoli, dove dirige il Centro di Terapia Iperbarica. Giornalista pubblicista, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e storico-divulgative. È membro della Società Italiana di Storia della Medicina e consigliere della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica. Per Iuppiter Edizioni ha pubblicato nel 2012 il saggio Caravaggio. Ho scritto il mio nome nel sangue.
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