Descrizione
L’importanza del libro
Tra inchiesta ed autobiografia, tra indagine antropologica ed analisi sociale, “Il mio nome è Bode” è un percorso serrato attraverso la dimensione intrigante e caleidoscopica dei videogame. Campione internazionale di “Tekken”, gioco virtuale delle arti marziali, Fabrizio Tavassi guarda, dall’interno, le leggi ed i meccanismi di una comunità particolarissima che realizza i propri record a portata di joystick. Eppure questi primati, troppo spesso, non rimangono uguali alla luce del sole: la dipendenza da videogiochi ha un fascino pericoloso ed ambiguo, tutto ancora da scoprire e studiare.
Sintesi
Una breve storia dei videogame introduce i motivi più profondi del saggio: dipendenza, competizione, proiezione verso il virtuale, fuga dalla realtà concreta, sono i nuclei tematici su cui si incentra il percorso di Tavassi, giovane scrittore che si scopre giornalista e sociologo a caccia dei veri volti dei campioni della PlayStation. Dopo aver raccontato la sua personale ed appassionata iniziazione ai videogiochi, l’autore apre una nuova prospettiva sulle caratteristiche di un’élite di fedelissimi, che trascorrono dinanzi alla console anche venti ore al giorno.
Autore
Fabrizio Tavassi, trentenne, è un accanito studioso della cultura internazionale: appassionato di inglese e spagnolo, in cui ha ottenuto le massime certificazioni linguistiche europee, trova nei viaggi l’essenza più profonda della propria ricerca esistenziale. Campione di Tekken, Tavassi ha tanti altri amori culturali: pianoforte e capoeira, comunicazione e scacchi, per dirne soltanto alcuni.
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