RECENSIONE - Caravaggio. Ho scritto il mio nome nel sangue (Linkiesta)


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RECENSIONE - Caravaggio. Ho scritto il mio nome nel sangue (Linkiesta)

La vita, la fuga, la morte, il mistero, il genio

 

Avvincente e appassionante è il libro “Caravaggio. Ho scritto il mio nome nel sangue. La vita, la fuga, la morte, il mistero, il genio” di Mariano Marmo pubblicato da Iuppiter edizioni che ripercorre un’esistenza inquieta, indomabile, leggendaria e bruciante di un grande artista: Michelangelo Merisi detto Caravaggio, un uomo coltissimo dall’impeto stravagante.

Nella prefazione Violetta Luongo scrive “E’ come se Marmo camminasse accanto all’artista, lo sentiamo insinuarsi negli oscuri vicoli napoletani, seguirlo con ansia nelle scorribande fracassose e arroganti ma soprattutto ne sentiamo l’affanno nell’ultimo disperato tentativo di andare alla ricerca delle opere smarrite”. Roma, Napoli, Malta, Siracusa sono solo alcune delle città da lui abitate. Nella capitale partenopea scrive Marmo “Michelangelo si aggirava tra vie sordide e pericolose, tra vicoli umidi e infetti, angiporti sgarrupati che si snodavano tortuosi come i meandri di un’anima”.

Riproducendo l’affresco dell’epoca storica durante la quale ha vissuto Caravaggio, il lettore viene catapultato in un’Italia oscura e violenta popolata da cardinali e cavalieri, prostitute e plebei. Tra bettole e chiese si dirama l’ombra di Caravaggio che sorprende e incanta con la sua arte da genio enigmatico, lo stile nuovissimo appassiona molti suscitando entusiasmi. È come se i suoi dipinti svelassero verità primordiali.

In un’esistenza segnata da rancorose azioni, violente e brutali, rimane avvolta nel mistero la morte dell’artista a soli 39 anni privando l’umanità troppo presto della maestria di un personaggio unico. Marmo raccontando l’episodio relativo al decesso di Caravaggio si sofferma sulle eventuali cause rendendo questa biografia ancora più interessante. Commovente e sincero è l’autore quando nella nota introduttiva esprime il suo desiderio nell’aver voluto soccorrere l’artista quando era agonizzante.

Il testo si completa con una preziosa carrellata di sedici capolavori del Maestro analizzati con cura e meticoloso rigore da Marmo. Sono quadri che esprimono tutta la potenza artistica di Caravaggio e assumono una forza attrattiva impareggiabile.

Il libro è un lavoro sintetico, ma denso di notizie che fanno emergere tutto il fascino di Caravaggio, anima nera, genio dannato, pittore-brigante che così sagacemente definisce l’autore: “La sua vita correva in modo più violento e incontrollato rispetto ad altri. Era nella scommessa di far parte fino in fondo dell’umanità, che egli bruciò la sua fiamma di conoscenza”.

Paola Bisconti

Linkiesta, 20 gennaio 2016